lunedì 10 aprile 2017

Il romanticone che non ti aspetti: Laguna Sunrise dei Black Sabbath

Buona settimana a tutti! Ci ritroviamo con un pezzo piuttosto particolare, dedicato ancora una volta alla chitarra acustica (che ormai l’avrete intuito, sarà preponderante sulle altre in questo blog, poi se ne parlerà), che risulta ancora più bizzarro se contestualizzato nell’opera della band che lo ha proposto. Ma andiamo con ordine.
Un romanticone davvero...


C’era una volta un ragazzino fissato con la musica, ed essendo un figlio degli anni 80 in casa sua regnavano le cassettine incontrovertibilmente pirata registrate con la doppia piastra, complice anche la sorella maggiore. A contribuire a quel maelstrom di impunita illegalità c’era anche un tal Cristiano, amico di famiglia da sempre, che conoscendo la passione dei due pensava bene di presentarsi spesso e volentieri con delle cassette che registrava attingendo a piene mani dalla sua ricca collezione di vinili; tutta musica ganzissima degli anni 60 e 70 (perchè quelli erano “i tempi” di Cristiano).
Le cassettine di Cristiano rivestono un ruolo tutto particolare nella mia formazione musicale, tanto che a distanza di anni pur avendo allargato di parecchio i miei orizzonti il rock di quegli anni tocca ancora delle corde segrete dentro di me, come pochissimi altri stili o generi musicali.
Proprio in una di quelle registrazioni ho sentito per la prima volta Laguna Sunrise, un brano dal sound molto poco sabbathiano inserito in Vol.4, album favoloso e pieno di follie dettate da un consumo di droga nocivo anche per un capodoglio adulto (leggere per credere!).
Si facevano di brutto tutti, anche il grafico.
Al di là delle peripezie di Ozzy & Co. ho scelto di proporre questo brano perchè lo trovo molto interessante e utile, e il fatto che ci siano due parti di chitarra ben distinte, una pannata (leggi=spostata come l’altra volta) a destra e una a sinistra, è un bonus ulteriore per i nostri fini didattici.


 Fra parentesi, tanto per capire quali erano i potenti mezzi che avevamo a disposizione all’epoca, per diverso tempo abbiamo pensato che nel brano ci fosse una chitarra sola perchè non funzionava un canale dello stereo e ne sentivamo solo una, immaginatevi la gioia che provammo quando lo stereo fu riparato e spuntò fuori la solista (non scherzo, me lo ricordo come fosse ieri).
I file che ho preparato sono diversi da quelli che ho caricato fin’ora, molto più simili a una parte “tradizionale” per chitarra classica (e infatti il pezzo funziona alla grande anche con la nylon); non ho riportato neanche gli accordi sulla parte della prima chitarra, ma si capiscono più che bene dalla parte; non posso garantire al 100% che le posizioni che ho scelto siano quelle effettivamente suonate da Iommi, prometto di verificare appena avrò un po’ di tempo (magari con un video dal vivo) e semmai correggere il tiro. In ultimo, sono abbastanza sicuro che entrambe le parti vengano suonate con il plettro, ma nulla vieta di usare le dita soprattutto per la prima chitarra.
Direi che anche per oggi è tutto, come sempre buona musica a tutti.

Prima chitarra
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Seconda Chitarra
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